I MEDIA ALL’ATTACCO DELLE “PARLAMENTARIE” DEL M5S

I MEDIA ALL’ATTACCO DELLE “PARLAMENTARIE” DEL M5S

Sono in corso le votazioni on line per la selezione dei candidati a 5 stelle per il Parlamento e il Senato. Possono votare tutti gli iscritti e certificati  al sito del movimento 5 stelle entro il 30/09/2012 e scegliere tra 1400 candidati. Per la prima volta in Italia una forza politica fa una selezione dei propri candidati dal basso, mentre negli altri partiti i leaders continuano da anni a nominare i propri candidati contro qualsiasi principio democratico.

Le regole per fare delle votazioni sono indispensabili, sono sicuramente migliorabili, ma questo è un esperimento importante, utile a ridare ai cittadini un diritto negato per troppi anni dalla classe politica. Le classiche primarie (del pd e forse del pdl) sono diventate  uno “scontro mediatico” tra poche persone, per la scelta di un leader che avrà il potere di scegliere chi portare con se in parlamento, nonostante la costituzione preveda che con le elezioni nazionali i cittadini eleggano i parlamentari e non il presidente del consiglio. Si è spostata l’attenzione dai parlamentari ai leader per rendere il tutto più televisivo, una sfida che col supporto di tv e giornali diventa evento mediatico utile ad aumentare i consensi. Mentre il movimento, che seleziona dal basso i propri rappresentati, viene attaccato mediaticamente sui giornali e nei talk show con polemiche di ogni tipo.  Nei tg e sui giornali vengono pubblicati articoli di grande giornalismo che riportano tra migliaia di commenti entusiasti sul blog e facebook la posizione critiche di Tomas, di Rossella o di Gianni e Luigi. (ma qualcuno ha riportato i commenti su facebook sulle primarie del pd?) Compaiono le 20 domande sulle Parlamentarie che “turbano i sogni di vittoria di Beppe Grillo e del guru del web Casaleggio.” (qualcuno ha chiesto perché e come sono state fatte le regole per le primarie del pd? E chi le ha fatte rispettare?) Crescono le polemiche sui video dei candidati troppo inesperti e  poco professionali (sono invece esperti e abituati al video i vecchi politicanti che, come Mastrota e la Rossetti, riescono a vendersi nel migliore dei modi con la complicità dei -troppo spesso- smemorati giornalisti che li intervistano). E c’è chi scrive che le parlamentarie sono circoscritte e per pochi, ma nessuno ricorda che chiunque avrebbe potuto iscriversi a costo 0 , bastano circa 5 minuti e un paio di clik.

I giornali che non hanno sollevato nessun problema democratico  per un intero parlamento nominato dai  5 leaders di 5 partiti , oggi si scandalizzano per le regole necessarie al funzionamento delle primarie on line del movimento. Sorvolando sull’innovazione introdotta dalle “parlamentarie”, e sul potenziale di uno strumento come le votazioni on line che, se ben sviluppato, potrebbe ridare davvero la parola ai cittadini.

 

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