Sondaggio sull’unità della base del MoVimento 5 Stelle, è davvero divisa?

Sondaggio sull’unità della base del MoVimento 5 Stelle, è davvero divisa?

Grillo: è vero che la base è spaccata?

Qualche giorno fa vi ho chiesto se a vostro parere fosse vero che la base del Movimento Cinque Stelle è divisa, come titolano i giornali. Come è ormai usuale, avete partecipato in tanti, segno che la questione è per voi di assoluta rilevanza. Ho chiuso il sondaggio alla mezzanotte di ieri sera, dopo 6352 risposte. I risultati, anche questa volta, parlano chiaro.
  1. Il campione.
  2. Siete con Grillo o contro Grillo?
  3. Voterete comunque per il Movimento Cinque Stelle?
  4. Conclusioni.

  1 – il campione

La prima domanda era volta a suddividere le risposte in base al rapporto che avete con il Movimento Cinque Stelle. Vi ho dunque chiesto se siete simpatizzanti, attivisti, eletti, o se invece non siete simpatizzanti né sostenitori. Ecco come vi siete dichiarati:

Dunque il 63,7%, ovvero 4049 partecipanti, si dichiarano sostenitori o simpatizzanti. Il 24,5% (1559 partecipanti) sostiene di essere un iscritto, e dunque è rappresentativo della cosiddetta “base”, mentre l’11% (697 partecipanti) si dichiara non simpatizzante. Ci sono poi 47 utenti, lo 0,7%, che sostengono di essere eletti del Movimento.

2 – Siete con Grillo o contro Grillo?

La seconda domanda recitava così: “Che opinione ti sei fatto circa il video in cui Beppe Grillo annuncia l’allontanamento dei cosiddetti “dissidenti”, e il conseguente ritiro dell’autorizzazione dell’uso del simbolo a Giovanni Favia e a Federica Salsi?“. In sostanza, fuor di metafora, si chiedeva se quel “fuori dalle palle” fosse nel caso specifico condivisibile e liberatorio, oppure se fosse un pericoloso segnale contro la democrazia.
Ecco come hanno risposto coloro che non si dichiarano simpatizzantidel Movimento Cinque Stelle:

Il 43,8% dei non simpatizzanti (305 partecipanti) non è d’accordo con Grillo. Il 35,4% (247 partecipanti) è invece d’accordo, mentre il 20,8% (145 partecipanti) vede ragioni e sbagli equamente distribuiti tra Grillo e i cosiddetti “dissidenti“. Le ragioni dei “non simpatizzanti”, che sono state raccolte con il modulo aperto contenuto nella terza domanda, sono disponibili in questo pdf.
Come hanno risposto, invece, i simpatizzanti o sostenitori del Movimento Cinque Stelle? Ecco il grafico:
Coloro che si dichiarano simpatizzanti del Movimento Cinque Stelle sono con Grillo al 71,7% (2903 partecipanti). Tra loro, solo il 17,2% (695 partecipanti) vede ragioni e sbagli da ambo le parti, mentre l’11,1% (451 partecipanti) disapprova. Ecco il pdf con le loro motivazioni.
Ora veniamo a quella che possiamo considerare la “base“, ovvero a coloro che si sono dichiarati attivisti iscritti ufficialmente e certificati. Hanno risposto così:
Si può dire che la “base” sia con Grillo al 75,5% (1177 partecipanti). Il 13,4% (209 partecipanti) non prende una posizione netta, mentre l’11,1% (173 partecipanti) disapprova. Rispetto ai semplici sostenitori, la “base” approva con una percentuale lievemente superiore, ha la stessa quota di dissenso ma una parte più consistente di indecisi. Le motivazioni espresse da chi si dichiara iscritto ufficialmente al Movimento Cinque Stelle sono raccolte in questo pdf.
I 47 partecipanti che si dichiarano eletti, invece, si sono espressi così:
Il 59,6% è d’accordo con Grillo. Il 19,1% è indeciso e il 21,3% disapprova. Le loro dichiarazioni sono contenute in questo pdf.
Nel complesso, il totale degli intervistati ha risposto così:
Il 68,6% del totale degli intervistati (4355 partecipanti) si dichiara comunque a favore alla posizione di Grillo nella questione dei cosiddetti “dissidenti”. Il 16,7% (1058 partecipanti) vede ragione e torto equamente distribuite, mentre il 14,8% (939 partecipanti) disapprova l’approccio di Grillo alla questione.

3 – Voterete comunque per il Movimento Cinque Stelle?

L’ultima domanda, la quarta nell’ordine (la terza era volta unicamente a raccogliere le motivazioni individuali, con un campo di testo libero), chiedeva: “Voterai per il Movimento Cinque Stelle alle prossime elezioni?“.
Ecco come hanno risposto coloro che si sono dichiarati non simpatizzanti:

Il 42,5% dei non simpatizzanti (294 partecipanti) dichiara che non voterà per il Movimento Cinque Stelle alle prossime elezioni politiche. Il 34,2% è ancora indeciso, mentre il 23,3% voterà per il Movimento Cinque Stelle. Chi, tra loro, alla prima domanda non era d’accordo con Grillo, sostanzialmente non voterà neppure per il Movimento Cinque Stelle, mentre di quel 35,4% che era d’accordo, solo il 23,3% tuttavia voterà per il Movimento Cinque Stelle: una parte di quel consenso migra verso gli indecisi, che totalizzano il 34,2% delle risposte.
Veniamo ora a coloro che si dichiarano sostenitori/simpatizzanti. Ecco come hanno risposto circa le loro intenzioni di voto.
Ben l’86,5% dei simpatizzanti dichiara che voterà per il Movimento Cinque Stelle alle prossime elezioni (3490 partecipanti). Dunque quel 17,2% di indecisi, che non sapevano scegliere se Grillo avesse fatto bene o male con la sua decisione circa i “dissidenti“, sostanzialmente nella prospettiva delle urne sceglie comunque di votare per il Movimento Cinque Stelle, e si aggiunge al 71,7% di chi già era convinto. Buona parte (era l’11,1%) di chi riteneva che Grillo avesse fatto male, si dichiara tuttavia indeciso circa il voto (l’11,3%), e solo il 2,2% (90 partecipanti) dichiara che non voterà per il Movimento Cinque Stelle.
Come dichiara di votare, invece, la cosiddetta “base“? Ecco i risultati:
La “base” dichiara che voterà per il Movimento Cinque stelle in maniera compatta: il 93,3% (1451 partecipanti). E’ indeciso solo il 4,7% dei partecipanti al sondaggio che si dichiarano iscritti ufficialmente tra gli attivisti, mentre il 2,1% dichiara che non voterà per il Movimento Cinque Stelle alle prossime politiche. Anche in questo caso, rispetto alle valutazioni fatte sulle scelte di Grillo in merito ai cosiddetti “dissidenti”, quella parte di indecisi della “base” si unisce alla parte di coloro che sono favorevoli a Grillo per quanto riguarda le intenzioni di voto.
Invece, coloro che si dichiarano eletti del Movimento Cinque Stelledichiarano di votare secondo queste percentuali:

L’89,4% degli eletti voterà per il Movimento Cinque Stelle. Significa che tutti quelli che erano indecisi circa la presa di posizione di Grillo si sono aggiunti a coloro che erano invece favorevoli, insieme a parte di coloro che erano sfavorevoli. La restante parte si riposizione tra gli indecisi (2,1%) e coloro che dichiarano che non voteranno per il Movimento Cinque Stelle (8,5%).
Nel complesso, questa è la posizione espressa da tutti i partecipanti al sondaggio, circa le intenzioni di voto:

L’81,3% dei partecipanti complessivi (5144 voti) dichiara che alle prossime elezioni politiche voterà comunque Movimento Cinque Stelle, indipendentemente dalle posizioni assunte da Beppe Grillo circa il caso dei cosiddetti “dissidenti”. Il 12,1% (765 partecipanti) si dichiara indeciso, mentre il 6,6% (420 partecipanti) dichiara che non voterà per il Movimento Cinque Stelle.

4 – CONCLUSIONI

Il campione sono i lettori del blog, in parte rappresentati da attivisti e simpatizzanti del Movimento Cinque Stelle, in parte da cittadini con un altro orientamento. I risultati non descrivono un universo diviso a metà, come spesso viene prospettato dai media, che parlano ripetutamente di “base spaccata”. Prendendo in considerazione una combinazione di coloro che si dichiarano “attivisti” o “eletti”, il 75% è d’accordo con l’impostazione di Grillo circa i cosiddetti “dissidenti”, e il 93,1% di loro voterà per il Movimento Cinque Stelle alle prossime elezioni politiche. Anche prendendo in considerazione il totale degli intervistati, comprendendo dunque i non sostenitori di Grillo, la percentuale di consenso verso le sue scelte è comunque del 68,6%, mentre ben l’81,3% dichiara un intenzione di voto favorevole al Movimento Cinque Stelle. Convincendo anche gli indecisi, c’è comunque il potenziale per raggiungere il 93,4% dei consensi misti e il 97,7% dei consensi tra la “base” e gli eletti.
Non sono dati che si possano definire preoccupanti. Considerato poi che Bersani, dopo le scorse primarie, governa il PD con il 60% dei consensi, è molto più spaccato il Partito Democratico del Movimento Cinque Stelle. Ditelo ai giornalisti.

Fonte: www.byoblu.com

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