PD Factor, oltre le primarie!

PD Factor, oltre le primarie!

Il Grande Partito Democratico, dopo le primarie in stile X-Factor, lancia le parlamentarie con una propaganda che vorrebbe dire: ‘anche noi le facciamo e il MoVimento 5 Stelle non ha niente in più di noi’.
Fosse vero che i media non sono controllati sicuramente dopo le pulci fatte al M5S su tutto il meccanismo elettorale applicato e sulla democrazia interna, come dobbiamo porci davanti alle regole improvvisate da Bersani, colui che ‘governa’ il PD a sua immagine e somiglianza?
Ad esempio ,come dobbiamo porci davanti ad un 10% di parlamentari intoccabili? Che tipo di aristocrazia sarebbe? Sicuramente non è la democrazia interna che avremmo voluto.
Come dobbiamo porci davanti al silenzio dei media che si erano scagliati con cotanta forza contro il MoVimento 5 Stelle?

cit.: “Parlamentarie PD: il 10% riservato a Bersani. Praticamente tutto il vecchio apparato di partito. Una presa per i fondelli marchiana ed offensiva per la base: “io sono io e decido quello che mi pare e tu non sei un ca***“. Non oso pensare se una cosa del Genere l’avesse fatta Grillo che nemmeno li conosce i designati dalle parlamentarie del M5S. Aspettiamo di leggere e vedere le critiche spietate e ficcanti dei vari Santoro, Floris, Mentana, Crozza, Benigni, Scalfari, Lerner, Litizzetto, Fazio. A giudicare dai giornali di oggi, visto il clima di normalità con la quale viene data la notizia (N.B.: Fatto Quotidiano compreso) c’è da pensare che aspetteremo invano. Il messaggio che emerge è: noi siamo noi e scriviamo e diciamo quello che ci pare, a Grillo ed al neonato M5S gli facciamo la radiografia tutti i giorni è ne diagnostichiamo la grave malattia al primo starnuto emettendo continue prognosi infauste, mentre i tumori e le metastasi di cui sono affetti i vecchi e decrepiti partiti manco li vediamo, emettendo ogni giorno un certificato di sana e robusta costituzione.”

Ma del resto si sa che il lavoro è tutto concentrato per abbattere il gigante a 5 stelle, nonostante voluto dai cittadini che ci credono, infatti cito le parole di Rutelli in proposito quando a novembre calò la sua maschera e disse:
«Una soglia significativa è la condizione base per evitare avventure. In Sicilia  il primo partito è stato quello di Grillo. Occorre una soglia alta per avere un premio di maggioranza per  governare altrimenti il rischio è che il primo partito che ottiene il premio è  Grillo. Ed è un rischio molto alto». Poi il leader dell’Api Francesco  Rutelli dopo che la commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato  l’emendamento sulla soglia al 42,5% per il premio di maggioranza prosegue: «Qui si tratta di mettere a punto un sistema che consenta a una coalizione di  governare, altrimenti diventa una legge truffa. O c’è una maggioranza coerente e  adeguata che ottiene il premio per il governo oppure è bene redistribuire il  premio in modo che sia il parlamento a formare la coalizione che sceglie il  premier anziché affidare il tutto a un terno al lotto». Secondo il leader  dell’Api «non si può dare il 55 per cento» dei seggi «a chi prende il 30 per  cento» dei voti, «sennò lo prende Grillo».

Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/legge-elettorale-rutelli-grillo#ixzz2FP67SpAm

Quell’inganno della legge elettorale alla fine è saltato, quale sarà quello che è andato a sostituirlo? L’attaccamento alla poltrona e ai rimborsi elettorali pare un istinto irrefrenabile.

 

 

 

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