La Grecia sta svendendo le sue isole! Ecco i risvolti concreti dell’austerità.

La Grecia sta svendendo le sue isole! Ecco i risvolti concreti dell’austerità.

Tempo di svendite. Sembra il titolo di una promozione ma invece è ciò che sta accadendo in Grecia, dove l’emiro del Qatar Khalifa Al Thani ha acquistato per poco più di otto milioni di euro l’incantevole arcipelago greco nello Jonio, situato a due passi dalle più note Itaca e Skorpios e composto da nove isole. La decisione era già nell’aria poiché già da settembre dello scorso anno il governo di Samaras aveva stilato una lista di 40 isole disabitate da concedere in affitto a privati o imprese. L’obiettivo è quello di recuperare diciannove miliardi entro il 2015 e cinquanta entro il 2020.

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Comunque l’obiettivo dell’emiro è quello di costruire ville esclusive per acquirenti di fama mondiale, tra cui potrebbe esserci anche Madonna.

Bisogna ricordare che la Grecia conta circa 6 mila isole di cui, però, solo 227 sono disabitate. Queste isole, molte delle quali molto piccole, sono però state da sempre molto importanti per la penisola ellenica sia sotto un profilo politico che economico poiché hanno permesso l’allargamento delle proprie acque territoriali permettendo ad Atene di esercitare un maggiore peso politico all’interno della comunità internazionale e di allargare le proprie perforazioni offshore alla ricerca di petrolio e gas naturale. Dunque la decisione potrebbe non essere priva di risvolti negativi dal punti di vista economico.

Ma attualmente qual è la situazione economica della Grecia? La cura da cavallo imposta dalla “famigerata” troika (Bce, Ue, Fmi) per ricevere gli aiuti finanziari ha causato una diminuzione del Pil – dal 2009 ad oggi – del 19%. Stessa storia per i consumi, che rispetto al 2005 sono scesi del 25% (15% per prodotti alimentari), mentre la disoccupazione ha toccato la cifra record del 27% (nell’area Euro è dell’11%), mentre quella giovanile ha superato il 60%.

Negli ultimi 12 mesi più di 320 mila persone sono rimaste senza lavoro. I salari sono diminuiti del 30-40% mentre le pensioni sono state ridotte di oltre il 20%. Dunque è chiaro che le politiche di austerity imposte dalla troika per sbloccare gli aiuti necessari alla sopravvivenza della penisola ellenica non hanno funzionato.

Ma attualmente i greci non devono fare i conti solo con la vendita delle isole  poiché Atene essendo morosa con la Svizzera quest’ultima ha deciso di ridurre la fornitura annua di sangue per trasfusioni, a causa di mancati pagamenti per la cifra di 4 milioni di euro. Dal 2015 Berna invierà in Grecia 2.500 unità di sangue in meno rispetto alle 30 mila che inviava ogni anno. L’obiettivo finale è quello di dimezzare entro il 2020 il quantitativo portandolo a 15 mila unità annue. Ma la Croce Rossa Svizzera ha assicurato che il sangue verrà donato gratis.

Fonte: http://it.ibtimes.com/articles/44278/20130305/la-grecia-svende-le-proprie-isole-obiettivo-recuperare-50-miliardi.htm

Di Gianluca Iozzi

 

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