In ritardo
Sono arrivato puntuale, puntualmente in ritardo
come sempre mi conosci non parliamo di un quarto
d’ora ma, quel che conta, che ti parlo chiaro
affidabile e segreto come al monte un riparo
fra le rocce muschiate, il granito è caldo
che ti abbraccia quando fuori è un temporale selvaggio
siamo stati confusi, siamo stati perduti
le ferite sono tante e aggiungi le cicatrici
anche se non vogliamo, che cosa contano ancora
solo i solchi che han lasciato nella nostra memoria
siamo più forti ormai, siam diventati giganti
non c’è stima per altri, se non fan certi passi
menti per tutti i tempi, radici degli elementi
formazione e metamorfosi di stelle cadenti
una mossa in ritardo, non centra il bersaglio
può però farlo cadere in un più astuto tranello
quello che serve nel mondo, quello che serve in fondo
non lo vede mai nessuno e ce lo han tutti intorno