Il puzzle

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Il puzzle

Il primo pensiero al mattino che mi sveglia,
il secondo lo lascio nel cuscino,
mi fa dare un calcio al terzo, non è il suo turno
e del sogno non vale neanche mezzo,
non fa giorno da circa un anno e mezzo, esco,
passeggio col pensiero in questo buio pesto,
non è che tu un tempo, ne sia stata la luce,
ma sicuramente calda come brace, sei stata,
più vado e rivedo le mie storie passate,
più riconosco di averne passate, (e passate),
ci sarà mai una volta o che ci fosse mai stata,
col senno di poi che è una scienza esatta,
una volta che non mi possa mai imputare,
quegli errori che adesso non mi lasciano andare,
come piccole creature mi parlano di fatti,
che poi nella realtà non si son mai ripetuti,
situazioni inedite, per queste anime dedite,
alla scoperta del futuro fra giornate isteriche,
ricominceremo sempre, ricomincerò ancora,
non mi stancherò mai e con un’anima nuova,
troverò l’incastro giusto per i pezzi sparsi
che trovo vagando in questi spazi e universi
per ricostruire un puzzle, di cui possa parlare,
dove vedo finalmente quella foto finale,
che abbia un senso da toccare, nel suo insieme,
che mi chiami per potermi parlare, raccontare,
una storia, per la quale, non mi debba vergognare,
un filo teso che cadendo mi fa aggrappare,
dove ogni frammento che pare di un altro contesto,
a componimento fatto, tutto quanto ha il suo senso.

 

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