Il pesce fuor d’acqua

Tonno surgelato

 

 

 

 

 

 

Il pesce fuor d’acqua

C’è modo e modo di porsi,
non porli a me, non regalarmi i tuoi morsi,
io scelgo sempre il peggio e ti rovino i discorsi
te li squarcio, arriva l’antipatico al centro,
il centro si sposta, io lo faccio,
se mi riempio anche di vino cattivo
c’è il nervoso e lo stress,
come il mattino successivo,
e poi sfogarmi sulla merda che c’è,
altro che festa facciamo, una festa flambé
cosce allo spiedo, e un barbecue di te,
la tolleranza tu la vedi come legge,
ma la verità è che qui tolleranza non c’è
non ce ne può stare,
rimettersi al perdono è per persone di fede
ma io fede ne ho da regalare,
in poche cose ed è un credo elementare,
riguarda il fatto che se sei quadrato non sei un cerchio,
se avevi le squame non sei un uccello,
se sei un legno che allo specchio si fa bello,
col pennello,
può disegnare tutto ma lui resta sempre quello.

 

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