Il partito unico della casta boccia la discussione sul decreto corruzione dopo le parole del Capo dello Stato
Il Parlamento e la legge anti-corruzione possono attendere. Tutti i partiti hanno applaudito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella quando ha parlato di centralità del Parlamento e lotta alla corruzione nel suo discorso di insediamento. Per tanto, il giorno successivo, forti di quel discorso alcuni deputati propongono la discussione con priorità proprio del decreto anti corruzione. Ma nella giornata di ieri quegli stessi partiti che applaudivano Mattarella, hanno subito contraddetto le parole del Presidente della Repubblica.
Il Senato ha infatti bocciato con 134 voti contrari e 49 favorevoli (Movimento 5 Stelle, Sel, Misto) la discussione urgente della legge anti-corruzione Grasso-Cappelletti e altri proposta dal M5S.
Enrico Mentana ha ricordato quanto accaduto in aula nell’edizione di ieri del TG LA7. Il direttore ha usato parole pesanti e non si è tirato indietro nel denunciare come i partiti, 5 Stelle esclusi, abbiano tradito il discorso del presidente Mattarella. A suo dire, questa mossa, sta a significare che il Patto del Nazareno, nonostante la crisi in corso, sia ancora solido.
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