Il governo regala con una riforma l’acqua e i servizi pubblici alle multinazionali private

Il governo regala con una riforma l’acqua e i servizi pubblici alle multinazionali private

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Una riforma del governo cancella così il referendum sull’acqua e i servizi pubblici

Questa mattina presso il Senato si è svolta la conferenza stampa promossa dalForum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e che ha visto la partecipazione anche di diversi Senatrici e Senatori del Movimento 5 Stelle e di SEL. In particolare sono intervenuti la Sen. Loredana De Petris e il Sen. Nicola Morra.

Argomento di discussione il cosiddetto “DDL Madia” che dietro all’apparente neutralità di una “Riforma della Pubblica Amministrazione”, cela invece un preoccupante disegno per l’aggiramento della volontà popolare espressa a giugno 2011 attraverso i referendum contro la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali.

Le norme inserite negli articoli 14 e 15 del disegno di legge, se approvato nell’attuale versione, rappresentano infatti una delega al Governo con indicazioni precise volte al rilancio dei processi di privatizzazione, limitando drasticamente gli affidamenti diretti e incentivando i processi di aggregazione.

Non solo quindi si scavalca la volontà popolare, ma anche la funzione dello stesso Parlamento e degli Enti locali, anche attraverso interventi diretti come l’impugnativa della Legge Regionale del Lazio per la gestione pubblica del servizio idrico, così come ricordato dalla Sen. De Petris.

Anche per questo stupisce, come sottolineato dal Sen. Morra, l’assenza di rappresentanti del PD all’odierno dibattito, trattandosi di un partito che non solo ha sostenuto i referendum del 2011, ma che ha anche partecipato alla creazione dell’intergruppo parlamentare per l’acqua, depositando, insieme a SEL e M5S, la proposta di legge per l’acqua pubblica elaborato dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.

E’ quindi evidente che l’attuale governo ha l’obiettivo di completare quei processi di privatizzazione che Confindustria chiede da anni e lo sta facendo varando una serie di norme che marciano in questa direzione. Con lo “Sblocca Italia” e con la legge di stabilità si incentivano infatti processi di aggregazione, fusione e dismissione delle partecipate dagli Enti Locali, a vantaggio dei quattro colossi multiutilities attuali – A2A, Iren, Hera e Acea – già collocati in Borsa, che potranno inglobare tutte le società di gestione dei servizi idrici, ambientali ed energetici, relegando i Comuni ad un ruolo sempre più marginale. Il DDL Madia, in modo piuttosto esplicito, si inserisce nella stessa scia.

Un enorme regalo alle multinazionali dell’acqua e dei servizi, fatto anche con la complicità dell’AEEGSI, che ha consentito ai gestori d’incassare milioni di euro, oltre che con i consueti aumenti tariffari, anche con la possibilità d’inserire nella bolletta idrica conguagli retroattivi fino al 2006. Tutto ciò nonostante che annualmente si registrino utili ingenti che non vengono reinvestiti nel servizio ma in larga parte prelevati dagli azionisti come dividendi.

Tutto questo mentre ci si appresta a “celebrare” la Giornata Mondiale dell’acqua, in un clima che vede un dibattito troppo simile a quello prereferendario, come se 27 milioni di cittadini non avessero mai votato per l’acqua pubblica.

Evidentemente il Governo è pronto a sacrificare sull’altare delle privatizzazioni anche la stessa Costituzione, aggirando la volontà popolare e relegando le Camere ad un ruolo marginale.

Un’altra strada però è praticabile, come dimostra l’esperienza di Napoli, che due giorni fa ha terminato l’affidamento del servizio idrico all’azienda speciale ABC Napoli, e come dimostrano le decine di vertenze aperte in tutta Italia per la ripubblicizzazione e contro le nuove privatizzazioni.

Roma, 11 Marzo 2015.

Fonte: Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

3 thoughts on “Il governo regala con una riforma l’acqua e i servizi pubblici alle multinazionali private

  1. vi è poco da dire,ormai si è aperta la strada ha privatizzare ogni settore ed anche un elemento così importante per la vita viene ceduto e diventa merce di scambio nell’altare del guadagno,si poteva benissimo trovare soluzione ma non vi è interesse,ed,tuttie le forze politiche,nei fatti,sono favorevole,l’interesse vince,non so se vi è margine di manovra ancora per invertire la rotta

  2. Certo che a Buifale siete messi alla grande anche voi, state facendo concorrenza a Tze Tze a quanto vedo !!

    • Non è una bufala e non centriamo niente con TzeTze che è un raccoglitore di notizie di vari blog. Noi siamo un blog non affiliato a TzeTze che si chiama “Spaccio Aperto” e diffonde notizie poco diffuse dai classici media. Scelte su questa base. Ma nessuna bufala. Se per caso capita di pubblicare qualcosa di errato, correggiamo quanto prima. In questo caso la notizia su riportata è un comunicato del Forum Italiano Acqua Pubblica e cita norme presenti negli articoli 14 e 15 del disegno di legge, se ancora non li ha letti se li legga. Quindi non c’è nessuna bufala qui, cordiali saluti.

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