Dove sono finiti gli oltre 6 milioni di euro incassati dalle primarie di Pd, SeL e Psi?

Dove sono finiti gli oltre 6 milioni di euro incassati dalle primarie di Pd, SeL e Psi?

Primarie, dove sono finiti i soldi?
di Cristina Cucciniello

I sei milioni di euro incassati il 25 novembre scorso dalla coalizione ‘Italia Bene Comune’ dovevano essere rendicontati sul sito. Che invece è scomparso. E non si sa nulla del loro destino.

Il nome “Italia Bene Comune” inventato per le primarie di Pd, SeL e Psi a fine novembre, è sparito dalla campagna elettorale. Tanto che su wikipedia, la famosa enciclopedia on line, si discute da giorni se lasciare viva o meno la pagina dedicata.
Ma c’è di più: lo stesso sito dedicato alla coalizione – sito che è intestato a Nico Stumpo, della direzione del Partito Democratico nonché coordinatore nazionale delle primarie di “Italia Bene Comune” – non è più raggiungibile. L’indirizzo Url esiste, ma i contenuti non sono più accessibili da diversi giorni. Nel momento in cui scriviamo, il sito non risulta più aggiornato dallo scorso 11 dicembre.
Strano: è proprio il sito di “Italia Bene Comune” che avrebbe dovuto pubblicare la rendicontazione relativa alle spese sostenute dai partiti della coalizione per i due turni di voto delle primarie. Ed è lo stesso sito che avrebbe dovuto contenere il dettagli del netto totale a disposizione dei partiti della coalizione derivante dai piccoli contributi di due euro versati da ogni votante alle primarie.
A ridosso delle primarie, ‘l’Espresso’ chiese a Sergio Boccadutri, tesoriere di Sinistra Ecologia Libertà e membro del Coordinamento Nazionale “Italia Bene Comune”, come sarebbero stati utilizzati i due euro versati dai votanti. Ai nostri lettori venne spiegato, nel dettaglio, che era possibile ipotizzare un incasso di oltre sei milioni di euro, che una parte della cifra netta – detratte le spese organizzative – sarebbe rimasta alle federazioni locali dei partiti e che una parte sarebbe confluita sul conto corrente comune intestato alla coalizione “Italia Bene Comune”. Con quel denaro, del quale venne promessa pubblica rendicontazione, la coalizione avrebbe realizzato comuni iniziative di campagna elettorale.
Ad oggi, di quella rendicontazione non c’è traccia, il sito non è accessibile e non sono ancora state realizzate iniziative comuni di campagna elettorale.

Frattanto, il Segretario del Pd, vincitore delle primarie, ha organizzato un suo evento di apertura della campagna elettorale; il leader di Sinistra Ecologia Libertà ha fatto altrettanto; Centro Democratico – formazione guidata da Massimo Donadi e Bruno Tabacci nella quale sono confluiti esponenti ex Api, Idv e Fli – ha appena presentato, con una sua iniziativa, il proprio simbolo e le proprie liste. E il Psi di Riccardo Nencini? Ha appena aderito, assieme al Partito Democratico, ad un ‘patto di consultazione’, che consisterà in una lista elettorale comune ed iniziative comuni di campagna elettorale. Ma non faceva già parte di ‘Italia Bene Comune’?
‘L’Espresso’ ha rivolto queste domande a Nico Stumpo, il quale ha verificato il mal funzionamento del sito web dedicato ad ‘Italia Bene Comune’ ed ha manifestato l’intenzione di risolvere il problema e pubblicare la rendicontazione relativa alle primarie. Per quanto riguarda la mancanza, ad oggi, di una comune campagna elettorale, Stumpo ha indicato la possibilità di una prima iniziativa di coalizione subito dopo la presentazione delle liste elettorali.
Gli stessi quesiti sono stati rivolti al tesoriere Paolo Boccadutri, che ha rinnovato la promessa di pubblica rendicontazione.
Ai votanti delle primarie dello scorso 25 novembre, insomma, non resta che attendere: forse ‘Italia Bene Comune’ ricomparirà e forse sapremo come intende spendere il denaro rimasto in cassa. E, forse, la voce Wikipedia non verrà cancellata.

Fonte: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/primarie-dove-sono-finiti-i-soldi/2198551/8

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